La Mummia - Recensione Film
Nell'antico Egitto la principessa Ahmanet viene sepolta viva nelle profondità del deserto egiziano, punita per avere ucciso il padre. Duemila anni dopo, la sua tomba viene dissotterrata e aperta, facendo risorgere la mummia che porta con sé una maledizione evoluta nel corso dei millenni, la quale terrorizzerà l'intera umanità.
La Mummia, film del 2017 diretto da Alex Kurtzman e che vede nel cast Tom Cruise,Russell Crowe, Sofia Boutella, Annabelle Wallis e Jake Johnson, è un film molto importante perchè rappresenta una nuova versione dell'omonimo film del 1932, e che segna quindi il reboot della saga, ma anche perché ha il compito di introdurre il Dark Universe, il nuovo universo cinematografico della Universal, incentrato su tutta la serie di mostri appartenenti alla nota casa di produzione cinematografica. Un film quindi che generava molte aspettative, e forse è proprio questo che lo rende deludente. Cosa lo rende tale oltre questo? Principalmente i personaggi e la sceneggiatura.
Vedendo il titolo del film si dovrebbe capire fin da subito che la protagonista della pellicola è appunto la Mummia, e invece no. L'intero film è incentrato su Nick Morton (Tom Cruise), classico ladro di tombe che dal nulla diventa un eroe, impegnato a salvare la solita bionda di turno interpretata qui da Annabelle Wallis (ed è imbarazzante, dal momento che pochi giorni prima de La Mummia era uscito nelle sale Wonder Woman, film in cui viene messa in risalto la figura della donna). Ma nella pellicola non sono presenti solo le mummie. Troviamo infatti un altro personaggio importante del Dark Universe, il dottor Jekyll, interpretato da un Russell Crowe che tutto sommato ci offre una ottima performance, peccato che sul personaggio non ci viene detto praticamente nulla.
Passiamo alla sceneggiatura. Nel film, i fatti avvengono "perchè sì". La causa degli avvenimenti non è chiara, e quasi quasi nemmeno lo scopo. Ad esempio: avete capito il reale intento della Mummia? Cosa la spinge a fare ciò che fa?
Per non parlare poi delle battute del sergente Vail (Jack Johnson), quasi sempre fuori luogo e senza senso.
Fatto sta che il Dark Universe è partito, anche se non lo ha fatto tanto bene...
Ottimo commento.. concordo!
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