Pokémon Sole e Luna - Recensione Videogiochi
Fra circa tre mesi, il 17 novembre 2017, verranno pubblicati in contemporanea mondiale per Nintendo 3DS Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna, i nuovi giochi di settima generazione. Nell'attesa della loro uscita voglio recensirvi i loro prequel, Pokémon Sole e Pokémon Luna, usciti lo scorso novembre.
Quando si parla di Sole e Luna si parla di prodotti bilanciati tra aspetti negativi e aspetti che fanno ben sperare per progetti futuri. Se da una parte infatti il gioco viene apprezzato per la sua componente innovativa, dall'altra viene attaccato, da critica e fan, per una trama banale e incompiuta. Andiamo con ordine.
Sotto l'aspetto visivo Sole e Luna sono eccezionali. Merito sicuramente del design accattivante dei nuovi Pokémon e soprattutto della nuova Regione di Alola, arcipelago formato da quattro isole che tra deserti, montagne, grotte, vulcani, laghi, villaggi, città, altari sacri e chi più ne ha più ne metta riesce ad offrire, grazie anche alla tecnologia del 3DS, un'esperienza visiva del paesaggio mai vista in un gioco Pokémon. Game Freak ci fa capire bene dove vuole andare a parare però con il gameplay: non ci sono più le Macchine Nascoste, conosciute meglio come MN, e non ci sono più nemmeno le Palestre Pokémon con i corrispettivi Capipalestra. Al posto dei soliti Spaccaroccia, Surf, Volo e compagni ci serviremo del Poképassaggio, strumento che ci permetterà di superare gli ostacoli e di viaggiare attraverso il mare o il cielo grazie a Pokémon addestrati come Tauros, Charizard, Sharpedo, Lapras e altri ancora. Al posto delle Palestre ci saranno invece le Prove di Alola, che consisteranno in lotte con Pokémon selvatici e mini-quiz che ci porteranno ad affrontare i Pokémon Dominanti, detto in soldoni dei "battle boss". Una volta superate queste prove potremo lottare con i Kahuna dell'isola, la chiave che ci porterà poi alla consueta Lega Pokémon.
Come detto prima però, ciò che fa storcere il naso è il fatto che tanta innovazione sia contornata da tanti buchi di trama. Siamo ben lontani dai vari giochi Pokémon di prima e seconda generazione in cui tutto ruotava attorno al fatto di sconfiggere i capipalestra, sbarazzarsi del Team malvagio di turno e vincere la Lega Pokémon. Adesso abbiamo a che fare con creature provenienti dallo spazio, creature provenienti da altre dimensioni, viaggi nel tempo, dimensioni parallele, squarci interdimensionali e via dicendo. E proprio perché si ha a che fare con temi più maturi come questi che la trama non può essere sviluppata a metà o peggio ancora, sviluppata male. Vi faccio un esempio: per più di 30 ore di gioco ci viene ribadito il concetto di Ultramondo, dimensione parallela alla nostra. Finalmente per andare avanti con la trama giunge il momento di andarci e una volta arrivati lì, è già tanto se visitiamo appena un metro quadro di esso, tanta era piccola la mappa.
Pokémon Sole e Pokémon Luna sono quindi dei videogiochi che hanno sì tanti pregi, ma anche dei difetti. Ciò non toglie che meritano di essere acquistati, perché sono riusciti a portare aria nuova in questo brand che va ormai avanti da vent'anni, nella speranza che i loro sequel riusciranno a perfezionare le meccaniche di gioco qui sperimentate e soprattutto, dare una risposta ai tanti interrogativi lasciati in sospeso.
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